Partite Iva, aliquota contributiva congelata al 27,72%. Blocco-sfratti, mini-proroga di 4 mesi
Proroga al 2015 del vecchio regime dei “minimi”
La novità più attesa era la proroga al 2015 del vecchio regime dei minimi Iva al 5% e la riapertura della rateizzazione delle cartelle Equitalia. L’emendamento approvato sui minimi stabilisce che i possessori di partita Iva, con guadagni fino a 30mila euro, per tutto il 2015 potranno optare sia per il nuovo regime dei minimi con l’aliquota forfettaria al 15%, come previsto dalla legge di Stabilità 2015, sia per il vecchio regime al 5% ma con il limite fino a 5 anni o al raggiungimento dei 35 anni d’età.
Partite Iva, bloccato al 27,72% l’aumento dell’aliquota Inps
Tra le novità dell’ultim’ora, anche l’approvazione dell’emendamento Saltamartini sempre sulle partite Iva, sottoscritto da tutti i gruppi parlamentari: bloccato al 27,72%, per il terzo anno consecutivo, l’aumento previsto dell’aliquota contributiva Inps per le partite Iva, grazie alla copertura di 120 milioni di euro individuata dal governo. L’aliquota dei contributi previdenziali dovuta dai titolari di partita Iva iscritti alla gestione separata Inps aumenterà gradualmente nei prossimi anni successivi: salirà al 28% nel 2016 e al 29% nel 2017.
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