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lunedì 13 aprile 2015

La #Russia riparte con il #Rublo forte ...

Rublo sulle montagne russe: da peggiore a migliore moneta al mondo in tre mesi

In realtà non c'è questa gran crisi, o meglio la crisi c'è solo per le aziende europee e americane, che hanno visto crollare i profitti. Le aziende russe stanno facendo soldi a palate, l'occupazione tiene e ormai si prevede il ritorno alla crescita già nell'ultimo quadrimestre dell'anno. Lasciando perdere i dati macroeconomici, la gente vive esattamente come prima. I russi hanno risolto il problema dell'inflazione comprando prodotti russi e boicottando quelli occidentali, a cominciare dalle auto. Invece di andare in vacanza in Europa restano in Russia (il turismo interno è in pieno boom) e stanno cominciando pure a rimpatriare i soldi portati all'estero. Nel primo bimestre il PIL è sceso dell'1,8 % contro le previsioni del 5,5 - 7,0 dei vari "esperti". Se le sanzioni dovevano mettere la Russia in ginocchio, direi fiasco completo.


Poi c'è la tendenza infantile a giudicare fatti e prospettive di tipo economico che riguardano la Russia con una logica da stadio. Per essi il mondo si divide in filo-russi e anti-russi: i fondamentali economici e le dinamiche che li riguardano non hanno nessuna importanza rispetto all'esigenza pseudo ideologica di suscitare avversione verso il regime di Mosca. 
In realtà la Russia è un paese politicamente stabile, capace di tenere fede agli impegni presi, ed è un enorme bacino di espansione economica per la vecchia Europa. 
Questa è una condizione di tipo strutturale e permanente che può solo subire modifiche temporanee, come quelle indotte dalle pretestuose sanzioni imposte da Washington. E' del tutto normale che, passato il momento della crisi, torni a contare la realtà sostanziale. Per questo investire sul medio periodo porta quasi certamente un guadagno quando si parla di Russia.

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